Il comparto fashion è uno dei più interessanti, lato numeri e spunti creativi, a livello mondiale. Per un Paese come l’Italia, rappresenta uno zoccolo duro per la crescita economica.
Accanto ai dati delle aziende e delle vendite, c’è il piccolo mondo interiore di chi, magari dall’infanzia, vive con forza la passione per questo mondo e ha il desiderio di renderlo protagonista del proprio lavoro.
Chi pensa che lo stilista sia il principale sbocco professionale, si sbaglia di grosso! Esistono numerose altre strade da considerare. Nelle prossime righe, ne esaminiamo assieme alcune.
Ricamatore professionista
Quello dei ricami su tessuti è un servizio molto richiesto dalle aziende che operano nel campo fashion. Dalla customizzazione delle scarpe alla decorazione delle borse, sono diversi gli ambiti di applicazione dei ricami.
Scegliere questo campo per il proprio lavoro vuol dire toccare con mano un ambito in cui sapere artigianale e tecnologia si fondono alla perfezione.
Per acquisire le giuste competenze, è oggi possibile fare riferimento a diversi corsi proposti da alte scuole che formano professionisti in diversi campi legati al fashion.
Ovviamente si tratta di percorsi dalla forte impronta pratica, grazie ai quali si acquisiscono i rudimenti di un sapere antico, ancora oggi molto popolare grazie a quell’amore per il bello che ha portato in alto l’immagine del made in Italy nel mondo.
Sustainable textile specialist
Lavorare nella moda oggi vuol dire abbracciare la sostenibilità. Se, in passato, poteva essere definita tendenza, oggi è un approccio strutturale.
Ecco perché le aziende richiedono sempre di più figure in grado, a diversi livelli, di implementarla.
Il sustainable textile specialist, che può avere alle spalle diversi percorsi di studio, tra cui la laurea in ingegneria dei materiali, è una di queste.
Il professionista appena menzionato si occupa di analizzare i vari tessuti presenti nel campionario dell’azienda e, partendo dalle caratteristiche delle fibre e dagli step della filiera produttiva, decide quali sono meglio in ottica di rispetto dell’ambiente.
Social media manager
Il social media manager è una professione meravigliosa per chi ama la moda. Il suo principale vantaggio è la libertà: si può infatti scegliere con quali marchi lavorare e essere parte di quel cambiamento positivo che, attraverso le scelte legate all’abbigliamento, si può concretizzare nel mondo.
Manager CSR
Come appena accennato, mai come oggi le aziende attive nel campo della moda sono chiamate a essere promotrici, fra sostenibilità ambientale ed etica del lavoro, di cambiamenti positivi e profondi nel mondo.
La Corporate Social Responsibility, ossia tutto quello che riguarda il focus volontario, da parte dell’azienda, su temi sociali e ambientali, che vengono di fatto integrati nella strategia di business, è il punto di partenza per tutto questo.
Il professionista che la gestisce a livello manageriale ha la possibilità di conciliare la sua passione per la moda con la consapevolezza di lavorare, ogni giorno, mettendo in primo piano valori profondi.
Buyer
La qualità dei prodotti è fondamentale per il successo di un’azienda di moda. Non è però sufficiente. Essenziale, infatti, è anche l’intervento di professionisti come il buyer, a cui spetta il compito di decidere aspetti come l’allestimento perfetto per lo store fisico, così come i dettagli della distribuzione multicanale.
Product sustainability specialist
Sempre nell’ottica di implementazione della sostenibilità, sono sempre più richiesti i professionisti che sanno coniugare i guizzi creativi tipici del designer con quel know how tecnico fondamentale per scegliere i materiali migliori ai fini del rispetto dell’ambiente.
Stylist
Concludiamo con la professione ideale per chi ama la moda e sogna di lavorare a stretto contatto con il mondo dorato delle celebrità.
Il compito di questa figura è di selezionare, sulla base del concept di progetti creativi che vanno dai video musicali, ai film, agli spot pubblicitari, i capi e gli accessori giusti da far indossare ai protagonisti.